mercoledì 8 febbraio 2017

Il futuro dei droni


Negli ultimi due anni abbiamo assistito al nascere ed espandersi del mercato completamente nuovo dei droni; un crescente interesse alimentato dall'immissione sul mercato dei droni consumer che ha reso di fatto possibile alla "massa" l'impiego di una tipologia completamente nuova di piattaforme aeree per svolgere i più svariati compiti in molteplici attività professionali.
In meno di due anni, molte autorità aeronautiche nazionali, in tutto il mondo, sono state costrette ad emettere regolamenti ad hoc per l'improvvisa "invasione" degli spazi aerei da parte dei novelli aviatori e a trovare il modo, spesso con scarsi risultati, di conciliare le esigenze di un mercato tecnologico in forte espansione con quelle del più vecchio e robusto mondo aeronautico.

Il vero futuro dell'attività professionale svolta con i droni, però, non può prescindere dall'integrazione dei droni con l'aviazione tradizionale. Il mercato dei droni diventerà reale e importante solamente quando le attività svolte con questi mezzi potranno essere svolte superando le barriere che oggi sono state imposte per tutelare la sicurezza a fronte di una scarsa competenza degli equipaggi e affidabilità delle macchine.

Non bisogna dimenticare che stiamo confrontando uomini e mezzi che hanno pochi anni di esperienza/vita con un mondo che in più di 100 anni ha accumulato esperienza, spesso a sacrificio di vite umane, fino a divenire il sistema più complesso e sicuro oggi esistente.

Il quadro generale su cui oggi si ragiona è l'integrazione; essa non è di semplice e rapida attuazione poichè coinvolge i regolamenti e le procedure oggi esistenti, ma anche quelle future e non deve degradare i livelli di sicurezza fino ad oggi raggiunti in aeronautica (anzi deve contribuire ad alzarli).

Oggi quasi tutti i sistemi a pilotaggio remoto (SAPR - droni) sono limitati all'impiego in VLOS, ossia in contatto diretto visivo del pilota. Non c'è ancora una tecnologia giudicata sufficientemente soddisfacente, nè un addestramento adeguato per consentire, ad eccezione di singoli casi particolari, di volare liberamente in E-VLOS (Extended Visual Line of Sight) e in B-VLOS (Beyond VLOS). Così come non c'è possibilità, ad oggi, di volare in condizioni meteorologiche strumentali.

Queste, tuttavia, sono le condizioni in cui i sistemi dovranno lavorare in futuro per avere successo (e sono quelle in cui già operano i droni militari).

Con il crescere della maturità dei sistemi, nei prossimi anni assisteremo a profonde modifiche nelle regolamentazioni che permetteranno l'impiego dei droni. Innanzi tutto si incomincerà ad abbattere i limiti nazionali, portando, almeno in Europa, ad avere un unico regolamento. Attore di questa trasformazione sarà EASA, l'agenzia europea per la sicurezza dell'aeronautica che nel 2018 renderà applicabile a tutti gli stati membri un unico regolamento.



Parallelamente assisteremo alla progressiva integrazione dei droni nello spazio aereo e alla convivenza "armonizzata" degli aerei tradizionali e di quelli senza pilota a bordo.
Attore dell'integrazione sarà EUROCONTROL, l'organizzazione inter governativa europea responsabile di tutta l'infrastruttura di controllo del traffico aereo.

L'integrazione avverrà in tre fasi.

Dopo il primo periodo in cui le operazioni con i droni dovevano essere valutate caso per caso e vietate in ambito urbano e/o congestionato, oggi ci troviamo nella fase 1 (2014-2018) in cui la maggiore consapevolezza e "fiducia" nei mezzi e nella tecnologia permette di compiere operazioni anche in aree congestionate e densamente popolate e iniziano a svilupparsi i sistemi di comunicazione con i centri di controllo del traffico aereo, primo passo per permettere l'accesso dei droni agli spazi aerei riservati (aree aeroportuali). Le operazioni B-VLOS a bassissima quota inizieranno a vedere la luce in aree non popolate.


La fase 2 (2019-2023) permetterà ai piloti remoti certificati di operare in condizioni strumentali in praticamente tutti gli spazi aerei. Regolamenti comuni e proporzionati sviluppati da EASA saranno progressivamente applicati ai RPAS civili di ogni massa permettendo l'impiego quotidiano in VLOS e E-VLOS anche su aree densamente popolate. Alcune aree ad alta densità di traffico aereo, come gli aeroporti maggiori e gli spazi aerei terminali saranno ancora no-flight zone per i droni.




La fase 3 (2024-2028) porterà all'eliminazione delle ultime restrizioni e permetterà l'impiego in praticamente tutte le zone, in una condivisione continua dello spazio aereo da parte di aerei con e senza pilota a bordo. Saranno autorizzate le operazioni B-VLOS e il superamento dei limiti nazionali secondo il principio del "File and Fly" eliminando definitivamente la necessità di ottenere permessi speciali prima di intraprendere il volo.



Un punto focale fondamentale di questo processo di integrazione e sviluppo, almeno per tutti i droni che resteranno sotto il controllo dei piloti remoti, è l'addestramento degli equipaggi. Così come la tecnologia dei droni deve garantire che gli aerei senza pilota a bordo abbiano un livello di sicurezza almeno pari a quello dell'aviazione civile, così la formazione dei professionisti del futuro dovrà essere non inferiore a quella oggi erogata ai piloti di linea. Solo così l'integrazione dei due "mondi" sarà possibile e solo così il mercato dei droni avrà un vero e significativo futuro.

visita il nostro sito per maggiori informazioni www.dgfly.eu

lunedì 23 gennaio 2017

L'intervista di InfoDrones.it a HdB Insurance Broker, partner di DGFLY nello sviluppo professionale del mercato dei droni

Pubblichiamo di seguito l'intervista che InfoDrones.it ha realizzato a HdB Insurance Broker, società di brokeraggio assicurativa indipendente che nel corso degli anni ha maturato grande esperienza nei settori nautico, industriale, aeronautico e in ultimo, nel settore dei Droni. Ha stretto collaborazioni con le principali Compagnie specializzate nei settori di riferimento, cercando soluzioni sempre all'avanguardia; dal 2016 collabora con DGFLY per lo sviluppo di soluzioni fortemente strutturate e professionali per il mercato dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto.

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